CAMPANIA - Salerno - Ascea Marina

Resort Santa Maria

  • Ammessi piccoli animali
  • Resort
  • 8 giorni / 7 notti
  • 3 stelle
  • Pensione completa

In un luogo incantevole e diverso dagli altri, all'ombra degli ulivi secolari, che regalano sin dall'antichità a questa terra la produzione dell'olio che caratterizza la dieta mediterranea, c'è il Resort Santa Maria 3 stelle che offre ampi spazi all'aperto, ambienti luminosi, confortevoli, funzionali e raffinati.
Relax a chi vuole una vacanza tranquilla e divertimento a chi desidera partecipare a tutte le attività di animazione presenti.
Ideale per le famiglie e per chi desidera trascorre un soggiorno a contatto con la natura per poter impiegare nel miglior modo possibile il proprio tempo libero.

Dettagli

Posizione
Nella Zona archeologica di Velia, in una posizione che vanta un clima invidiabile, fresco e mite anche nei giorno più caldi d’estate, il Resort è esteso su di un’area recintata di 16.000 mq e si compone di 2 palazzine una a due piani e l’altra composta da tre blocchi legati tra loro. Il Resort è una struttura in grado di offrire servizi qualificati e personalizzati, infatti competenza e professionalità sono i principi ispiratori del centro vacanze, che dispone di ambienti ricchi di comfort.


Appartamenti
Le unità abitative sono tutte dotate di telefono diretto, angolo cottura con forno elettrico, frigo cella freezer e servizi privati. Tipo A Bilocale 2/3 letti composto da una camera, cucina, bagno con doccia, telefono.
Tipo B Bilocale 3/4 letti con camera da letto, cucina con letto ribaltabile, bagno con doccia e telefono.
Tipo C Trilo 5 mansardato fresco e confortevole 2 camere da letto, soggiorno con angolo cottura e divano letto, bagno con vasca o doccia, telefono. Possibilità di letto aggiunto.
Tipo D Trilo 6: 2 camere con tre letti, cucina con divano letto, bagno con vasca e telefono. Possibilità di letti aggiunti.


Servizi
Ricevimento, bar , parco giochi bambino, ristorante con piatti tipici e mediterranei, piscina, solarium, bar, Tv, campo sportivo polivalente tennis-calcetto, campo di bocce, parcheggio interno, discoteca, spiaggia ( di sabbia ) attrezzata con ombrelloni, 1 sdraio e 1 lettino, collegata con servizio navetta, ping-pong, calcio Balilla. A breve distanza una vasta gamma di negozi che soddisfano ogni esigenza.

Distanza dal mare: 2,5 Km; dal centro: 2,5 Km

Ristorazione

Il ristorante del Resort Santa Maria, “Sala Helios", nasce dalla voglia, non solo di offrire un servizio ai propri clienti, ma soprattutto dal desiderio di far conoscere a coloro i quali visitano la terra del Cilento le antiche ricette della tradizione contadina, spesso Ottenute con ingredienti poveri, sempre presenti nelle cucine rurali.
Un’alimentazione quotidiana basata sui prodotti tipici di queste zone, come il pane, la pasta, i legumi, l’olio d’oliva, le verdure, i formaggi, la frutta e il vino, alimentazione nota come dieta mediterranea: qui si preferisce chiamarla dieta cilentana.
L’approccio al territorio del Parco riserva al visitatore ricchezza di fragranze, di sapori, di aromi sempre diversi, perché diverso è il microambiente che si incontra.
L’olio di oliva dall’aroma e dal profumo intenso, il pomodoro essiccato, il fico bianco del Cilento, i piccoli tocchi di salsiccia e soppressata, il formaggio di pecora e di capra, le castagne, un vino corposo che diviene piacevole compagno nelle fresche notti d’estate quando lo si accompagna ad un piatto di fusilli, oppure un tocco di carne di capra bollito per ore con mille erbe, le lingue di mozzarella insaporite nel mirto, senza dimenticare le fragoline di bosco; sono solo alcune delle delizie che è possibile gustare.

Date e prezzi
Prezzo
Incluso/Escluso

I prezzi si intendo a persona a settimana in camera doppia, domenica/domenica
Check in a partire dalle ore 15:00
Check out entro le ore 10:30

La quota comprende:
- 7 notti di soggiorno in camera doppia
- Trattamento di pensione completa
- Cambio Biancheria settimanale da letto e cambio biancheria da bagno bisettimanale
- servizio spiaggia (1 ombrellone + 1 lettino + 1 sdraio per appartamento)
- navetta a/r per la spiaggia


La quota non comprende:
- Le bevande
- Quota iscrizione
- Copertura assicurativa facoltativa su richiesta
- Tutto quanto non espressamente indicato ne "la quota comprende"

Appunti di Viaggio

Come arrivare
Il Resort Santa Maria è facilmente raggiungibile per chi viene da Nord o da Sud.
Distanze:
- dal mare km. 2,5
- dall'Aeroporto di Napoli km 150
- dalla stazione FS di Ascea km 2,5
- dall'uscita A3 Battipaglia km 50
- dall'uscita superstrada Vallo Scalo km 9

Escursioni
Chiunque arriva in questa terra non può non avere il desiderio di conoscere e visitare tutti i luoghi che la circondano e che rendono unico e indimenticabile questo territorio.

ELEA/VELIA - PAESTUM - COSTIERA CILENTANA - GROTTE DI CASTELCIVITA - PARCO NAZIONALE DEL CILENTO - POMPEI / ERCOLANO - COSTIERA AMALFITANA - CAPRI - ISCHIA - CASERTA - E TANTO ALTRO ANCORA ...

Visita tutto questo o almeno una parte e i ricordi e il fascino della ricchezza di questi luoghi ti regaleranno per sempre un'emozione indimenticabile ogni qual volta ritorneranno alla tua mente!

Conoscere il Cilento

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è il secondo parco nazionale italiano per dimensioni ed è tutelato dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il Cilento è un’area di notevole interesse naturalistico, immersa tra mare e sole, storia e leggenda, archeologia e cura dell’ambiente, tradizione e apertura alle innovazioni, tanto da incantare gli amanti della natura e della cultura. Oltre alle rinomate località balneari (Marina di Camerota, Palinuro, Ascea, Agropoli, Pollica), il Cilento è costituito da numerosi paesi e cittadine che conservano ancora, quasi intatti, monumenti e vestigia di un passato glorioso, tutto da riscoprire.
Il Vallo di Diano è una fiorente piana del salernitano, che comprende numerosi paesi, tra cui Sala Consilina, Montesano, Padula, Pertosa e Teggiano.

Il Cilento è una regione montuosa della Campania che si protende come una penisola tra i golfi di Salerno e di Policastro, nella zona meridionale della regione.

Fino alla creazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano il territorio cilentano era individuato tra i paesi ai piedi del Monte della Stella (1131 mt) e altri delimitati a est dal Fiume Alento. Per ragioni oggettive si è voluto estendere il Cilento a buona parte della provincia costiera e interna meridionale di Salerno. Anticamente il Cilento era parte della Lucania (insieme con il Vallo di Diano e il golfo di Policastro). Ne è rimasto segno nel dialetto, nelle tradizioni gastronomiche e nella toponomastica (Vallo della Lucania, Atena Lucana).

Tra Mito e Leggenda

Il Cilento da millenni ha ispirato poeti e cantori. Molti dei miti greci e romani che sono alla base della nostra cultura occidentale, sono stati ambientati sulle sue coste. Il mito più famoso è quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea. Quelle creature malefiche che, secondo Omero, irradiavano un canto che faceva impazzire i marinai di passaggio, portandoli a schiantarsi con le imbarcazioni sugli scogli. L’isoletta che ispirò il Cantore dell’antichità probabilmente è quella di fronte a Punta Licosa, a sud nei pressi di Castellabate. Di fronte al suo mare Ulisse si fece legare all’ albero di maestra per ascoltare quell’ingannevole canto. Un altro mito importante è quello di Palinuro, il nocchiero di Enea. Durante il viaggio verso le coste del Lazio cadde in mare insieme al timone. Si aggrappò al relitto e per tre giorni ingaggiò una estenuante lotta contro le onde infuriate. Ma quando stava finalmente per mettersi in salvo sulla riva, fu barbaramente ucciso dagli abitanti di quei luoghi: da allora quel promontorio (dove sorge il paese di Palinuro) prese il nome di Capo Palinuro. Altro mito, è quello di Giasone e gli Argonauti che, una volta fuggiti dalla Colchide, per ingraziarsi la dea Era si fermarono presso il suo santuario alla foce del fiume Sele (l’attuale Santuario di Hera Argiva)


Patrimonio mondiale dell’umanità – Parco Nazionale del Cilento
Il filo della storia cilentana si dipana fino ai giorni nostri cucendo avvenimenti grandi e piccoli. Legando vicende romane (Cesare Ottaviano Augusto ne fece una provincia per allevare gli animali e coltivare alimenti destinati alle mense romane), a fatti medievali importanti (il Principato longobardo a Salerno, l’avvento dei monaci Basiliani e Benedettini, la nascita della Baronia con i Sanseverino, la loro rivolta a Capaccio nel 1242 contro Federico II), fino ai “moti del Cilento” del 1828, con l’insurrezione contro Francesco I di Borbone e i suoi ministri, e alla successiva epopea del brigantinaggio contro l’invasione Sabauda. Tracce, ricordi, monumenti, culture, sentieri legati a questa ricca storia oggi sono salvaguardati anche grazie al Parco Nazionale del Cilento. E grazie a quegli importanti riconoscimenti internazionali conseguiti di recente. Il primo è del giugno 1997, che ha visto l’inserimento del Cilento nella prestigiosa rete delle Riserve della biosfera del Mab-Unesco (dove Mab sta per “Man and biosphere”): su tutto il pianeta (in oltre 80 stati) si contano circa 350 di queste particolari aree protette, che servono per tutelare le biodiversità e promuovere lo sviluppo compatibile con la natura e la cultura. Così il Parco del Cilento oggi, oltre ai suoi preziosi habitat naturali, può a maggior diritto salvaguardare quegli scenari consacrati dalla storia dell’uomo e permeati dalle sue tradizioni: borghi e antichi sentieri, anche se a “macchia di leopardo” in un ambiente più ampio da difendere e da promuovere. Il parco, infatti, se giovane, è visto da molti come speranza e strumento dello sviluppo del Cilento. Secondo riconoscimento nel 1998 con il suo inserimento-insieme ai siti archeologici di Paestum e Velia- nella lista di patrimonio mondiale dell’umanità. Questa consacrazione rinforza il valore di questo “Paesaggio vivente”, riconoscendone il ruolo delle civiltà che lo hanno frequentato e popolato nel corso dei millenni. “Come le specie naturali anche i popoli hanno trovato in questi luoghi i contatti, gli incroci e le fusioni, l’arricchimento del patrimonio genetico” si legge nella candidatura del Parco, “nel Cilento si realizza l’incontro tra mare e montagna, occidente e oriente, culture nordiche e africane”.


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